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Guè Pequeno è senza dubbio uno dei rapper più famosi in Italia, ma è amato anche nel mondo, tanto che a breve ci presenterà il suo ultimo singolo, che a quanto pare vede anche la collaborazione di una popstar straniera molto importante.
Il bello di questa artista è che lui appare sempre più schietto, diretto, motivo per cui ad ogni domanda risponde sempre offrendo un punto di vista particolare, che incarna perfettamente la sua essenza e che il più delle volte riesce anche ad offrire spunti per riflettere; le sue canzoni hanno avuto tutte un grandissimo successo e lo dimostrano anche i risultati ottenuti su Spotify nel 2017.
Proprio un anno fa, infatti è stato uno degli italiani più ascoltati, un traguardo molto importante, che poi si è arricchito anche con la sua biografia intitolata Guèrriero.
In ogni evento il pubblico lo accompagna sempre, proprio come successo al Wired Next Fest, tantissime persone che acclamano il suo nome, quello di un ragazzo di 37 anni che ha conosciuto il successo prima con i Club Dogo e poi nella sua carriera da solista.
Negli anni il suo flow si è perfezionato, non si è mai definito un gangster, ma un rapper moderno, uno che sa come emergere grazie alle sue reali abilità, a differenza di tanti altri artisti che pagherebbero pur di ottenere un decimo della sua popolarità.
In una intervista ne è venuto fuori un bel profilo.
Alla domanda del perchè lui continuasse a fare ancora rap, nonostante a volte critica la scena, egli risponde che questa per lui non è solo una bellissima arte, ma equivale tutto sommato alla libertà e sentirsi così è una sensazione indescrivibile.
La stessa libertà che gli ha concesso di scrivere un libro, egli in tal caso voleva raccontarsi, ma facendolo a modo suo; tantissime immagini hanno impreziosito questo racconto e l’obiettivo è sempre stato quello di uccidere una volta per tutte i vari pregiudizi nati attorno al rap.
Guè si sofferma anche su un pensiero di Vasco Rossi, che ha per l’appunto criticato l’eccessiva lunghezza dei testi rap, così come anche di quelli trap, si tratta perlopiù di aspetti tecnici, ovviamente si fa riferimento a mondi opposti, motivo per cui sarebbe opportuno analizzare determinati concetti più da vicino.
La trap per Guè è solo uno stile banale, che piace per lo più ai bambini, ma nulla di serio, dai intendiamoci, anche solo guardare queste gang composte da bimbi di 8 anni è ridicolo, così si perde totalmente di credibilità e si svaluta la musica italiana.
Il suo punto di vista va a sbattere contro le idee di Ghali e di Sfera Ebbasta, i quali sostengono che la trap è un genere che non piace ai bambini, ad ogni modo per Guè la crescita di Ghali è interessante, stiamo parlando di un artista molto giovane che ama spaziare, canta un po’ di tutto ed abbraccia argomenti interessanti, quindi diamogli il tempo di crescere.
L’amicizia con Marracash è indissolubile tanto che ama avvicinarlo anche a Lamar!
Ad un certo punto dell’intervista si parla del premio Pulitzer vinto da Kendrick Lamar per la musica e qui Guè esprime come sempre la sua personale opinione, egli sostiene che uno come Lamar qui in Italia non esiste, ma che per certi versi può ricordare l’amico Marracash.
E’ pur vero che ricevere un Pulitzer per un rapper non è solo raro, ma anche importantissimo, eppure per Guè non esiste premio migliore della riconoscenza e dell’affetto che riceve ogni giorno dal suo pubblico, lo dice sorridendo, ma lo crede per davvero.
Il 1 Giugno sarà poi a San Siro per suonare con Fedez e J–Ax, proprio con quest’ultimo esiste una grande amicizia da ben 20 anni, mentre con Fedez nonostante vi siano stati alcuni screzi, ormai tutto è stato risolto, quindi sarà senza dubbio un piacere ritrovarsi e fare bella musica dal vivo.
Al contrario di quello che in molti sostengono sui social, Guè non va ai concerti per soldi, non è un mercenario e non ha bisogno di tali eventi per farne visto che lui è già di per sè una macchina da soldi infallibile; si discute anche dell’ultimo pezzo creato con Elodie e Michele Bravi, il titolo è Nero Bali ed è ben riuscito, c’è un bel feeling tra tutti e tre.
Per Guè il massimo del riconoscimento dato dal suo pubblico non è certamente quello di andare in tv o essere ospite di trasmissioni, ma semplicemente vederli in ogni concerto ad urlare e sostenere la sua arte; tra le tante domande qualcuno prova a sorprenderlo chiedendogli di Nicole Minetti, quella storia però ormai è finita da un pezzo, di quei tempi solo una cosa è rimasta la stessa, ovvero girare in aereo privato, ma di certo con una compagnia ben diversa!
Grandissimo Guè Pequeno, le sue risposte non sono mai banali ecco perchè lo apprezziamo!
Qui la video intervista a Mi casa di Gué Pequeno