E’ proprio vero quando si dice che la musica non conosce confini e che può far miracoli, la testimonianza vivente è tutta in un ragazzo di nome Francesco Brizio, un rapper che nonostante il suo handicap è riuscito ad inseguire un sogno!
Francesco è sordo, si esprime attraverso la lingua dei segni e le rime sono tutte molto interessanti, in un certo senso lo possiamo definire già un professionista, perchè non si è mai lasciato scoraggiare da alcun impedimento, egli riesce ad imparare ogni ritmo studiandone le vibrazioni.
Lo chiamano Brazzo, un diminutivo molto simpatico, egli ha 31 anni ed è riuscito in poco tempo a vincere una battaglia incredibile, infatti oggi la sua musica è in grado di volare oltre le barriere del suono; Francesco è senza dubbio il primo rapper non udente in Italia, riesce a distinguersi anche per questo, ma sono tantissimi i suoi punti di forza.
Ha da sempre visto la musica come una sfida da affrontare e vincere, riesce a creare rime uniche e può adattarle perfettamente ad ogni melodia; ovviamente i suoi testi non sono certo banali, al contrario dovrebbero essere fonte di ispirazione per tantissime persone, questo perchè si affrontano tematiche importanti, come il riscatto e le discriminazioni subite da persone che come lui si ritrovano a dover vivere con determinate limitazioni.
Brazzo si racconta e lo fa con il cuore, proprio come in ogni sua canzone.
Secondo un’intervista ne è venuto fuori un profilo molto interessante di Brazzo, infatti alla prima domanda, quella cruciale, ovvero sul perché abbia scelto di esprimersi proprio con la musica rap, egli risponde con fermezza ammettendo che tutto è partito nel 2016, si tratta di un genere che lui preferisce perché gli permette di abbracciare ogni tematica.
Per Francesco il rap è il mezzo perfetto per dar voce a tutti quei ragazzi che come lui vivono con dei limiti enormi, gli stessi che troppo spesso li fanno sentire esclusi e fuori luogo.
Uno dei suoi brani si intitola Volere è potere, si tratta sicuramente di un vero e proprio inno alla libertà, ma la sua storia non è certo semplice, per arrivare a scrivere un pezzo ha dovuto faticare molto, allenarsi continuamente e studiare; oggi ha un metodo tutto suo, impara prima di tutto il ritmo attraverso il metronomo, poi si concentra sulle tonalità, ma è anche un ottimo compositore, i suoi testi non sono mai banali ed arrivano al cuore di chiunque.
Brazzo ci tiene a sottolineare che è sordo ma non di certo scemo, ecco il perchè ha scritto proprio un pezzo con questo titolo, ha seguito le orme di altri ragazzi sordi che sono riusciti a rompere molte barriere, una vera prova di forza che spinge a dimostrare quanto sia inutile l’espressione diverso.
In Italia si è ancora fin troppo arretrati, o meglio, i ragazzi sordi si sono adattati al mondo, ma sono gli altri che fanno ancora troppa fatica a seguire il loro esempio; prendiamo la Lis, ovvero la lingua dei segni, ad oggi si combatte ancora con un suo mancato riconoscimento che ha dell’assurdo, eppure ci sono stati svariati richiami da parte dell’Europa, ma l’Italia resta ferma sulla sua posizione andando di conseguenza ad escludere tanti ragazzi che soffrono di tale problema.
Per Francesco il rapper preferito è Fabri Fibra, un artista completo che con le rime riesce davvero a spaccare, ed è proprio con lui che sogna, magari un giorno, di poter collaborare.
Per Brazzo essere sordo non è un limite bisognerebbe prendere esempio e supportarlo!
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