Abbiamo intervistato Antonio quartarone in arte Blessed.
musicworldnews.it: Antonio presentati e raccontaci come ti sei avvicinato alla cultura rap? che cosa ti ha fatto appassionare di più tanto da diventare un vero e proprio rapper?
BLESSED: fin da piccolo ho sempre ascoltato il rap e in molti momenti della mia vita mi ha aiutato, poi crescendo ho visto che comunque ci sapevo fare. Penso che con il rap si riesca a comunicare in un modo abbastanza diretto alle persone che ascoltano, e ho avuto sempre molto da dire. Mi piace esprimermi alla mia maniera dicendo la mia.
Quando un giorno non ci sarò piú le mie canzoni ci saranno sempre, magari potrebbero aiutare qualcuno come lo sono state per me altre canzoni o semplicemnte per farlo gasare.
musicworldnews: Che software e strumentazione utilizzi per produrre i tuoi beat?
BLESSED: in sincerita non saprei nemmeno dove mettere mani per un beat, me li producono.
musicworldnews: Il tuo team con cui lavori è sempre lo stesso ?
BLESSED: per ora No,ma spero che in futuro lo diventerà.
musicworldnews: fare rap è come parlare su una base?
BLESSED: si potrebbe anche dir di si, ma si deve farlo bene.
musicworldnews: non c’è una parola che può definirti?
BLESSED: vero.
musicworldnews: hai voglia di parlare dei tuoi brani?
BLESSED: seguitemi, vi posso solo dire che ho appena iniziato, sono incazzato e ho tanto da dire.
musicworldnews: Qual è la tua posizione nello scenario del rap italiano?
BLESSED: un fottutissimo emergente.
musicworldnews: quali sono le 3 produzioni italiane che ti hanno colpito di più quest’anno e perché?
BLESSED: Tedua–bornout porta parecchia fotta, Serio di killa e Plaza perche é un feat che aspettavo, e Jamil nuovo inoki perche porto troppo rispetto per lui, testi crudi e palle nel beat.
musicworldnews: negli ultimi 10 anni, la diffusione della musica ha subito un grosso cambiamento, ora ci sono le piattaforme di streaming e gli store digitali, quali sono i pro e i contro secondo te, rispetto a come la musica era prima di tutto questo?
BLESSED: in generale sono pro. L’importante che le persone ascoltino la mia musica non imports in quale modalità e se la comprano o meno.
musicworldnews: grazie Antonio per la tua sincerità a presto.
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