Meno male che esiste Netflix, chissà quanti di voi lo avranno pensato almeno una volta in tutta la loro vita; la piattaforma offre un mondo, una vasta scelta, ed a volte arrivano anche titoli molto interessanti, come ad esempio Numero Zero – Alle origini del rap italiano.
Non è un film, ma un bellissimo racconto di come la musica rap sia cresciuta in Italia, la sua data di uscita risale al 2015 ed è stata una bellissima idea di Enrico Bisi; finalmente chiunque potrà scoprirlo più da vicino e comprendere sia la storia che tutte le varie dinamiche.
La presentazione lascia già ben sperare, si afferma infatti che negli anni 90 l’hip hop in Italia ha fatto conoscere un vero e proprio boom; tutto questo non può che lasciare effettivamente il segno nella cultura, riuscendo persino a creare nuovi artisti, decisamente più ribelli.
Un documentario del genere mancava effettivamente, soprattutto a livello italiano, dove molto spesso quando si parla di musica rap e delle sue origini, in tanti hanno ancora le idee fin troppo confuse; si riuscirà sicuramente ad apprezzare il grandissimo impegno ed anche la qualità di un lavoro impeccabile che punta ad arrivare dritto al cuore ed alla mente dello spettatore.
Cosa c’è dietro questo splendido documentario?
Alle spalle di questa bellissima pellicola ci sono idee ben solide e la voglia di raccontare a tutti una storia che fin troppo spesso risulta essere alquanto misteriosa; il documentario è stato prodotto da Withstand, in collaborazione con Zenit Arti Audiovisive.
Ha partecipato alla riuscita anche la Film Commission Torino Piemonte e la distribuzione è stata poi affidata alla Wanted Cinema, così come anche alla Feltrinelli, ed a Real Cinema; bisogna ammettere che già le premesse erano ottime, poi però quando è stato finalmente lanciato al grande pubblico, non sono certo mancati i pareri positivi da parte di tutti, inclusa la critica.
Numero Zero è una novità, dove l’obiettivo è chiaramente quello di ripercorrere nella sua totalità gli anni 90; a rendere il tutto di grandissimo livello sono stati anche alcuni personaggi di spicco appartenenti al mondo del rap, tra questi troviamo ad esempio Ensi, al quale è stata affidata la narrazione del documentario.
Non mancano poi nemmeno le tante testimonianze di personaggi illustri, vere e proprie icone della scena, basti pensare a Kaos One, così come anche ad Ice One, a Neffa, ai Colle der Fomento, senza dimenticare affatto Tormento, oppure Fabri Fibra e Frankie Hi-Nrg. Ad esprimersi su questo piccolo capolavoro è stato anche lo stesso regista, che ha sempre voluto creare un qualcosa di simile, con la speranza di trovare lungo la sua strada qualcuno che ci credesse per davvero.
Questa per lui è stata una grande opportunità, ma non sono mancati i problemi, a partire dal gruppo di lavoro, non è mai semplice trovare persone con voglia, passione e che punti a guardare dritto verso la stessa direzione, poi un altro problema è stato rappresentato anche dei soldi, bisognava trovarli per poter finalmente produrre il tutto, insomma, non è mai semplice, serve tanta pazienza e voglia di raggiungere finalmente il proprio obiettivo portandolo a termine.
Quando è stato finito questo documentario, tutti hanno assistito ad una fase critica, dove l’emozione era mista a paura, si aspettava di sapere cosa ne pensassero le persone, ed anche la critica, ma per fortuna tutto è andato benone, tanto che è stata creata anche una limited edition per i collezionisti.
Numero zero ti aprirà gli occhi, conoscerai la cultura hip hop direttamente su Netflix!
Trailer Numero Zero
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