Turi, il rapper calabro e la sua particolare visione delle donne

 

Turi colpa delle donne brani

Chi ama il mondo rap e le sue origini avrà sicuramente sentito parlare in passato di Turi, conosciuto sulla scena con nomi differenti, a volte anche con lo pseudonimo di Funky Turi, altre con quello di Calabro Nove, ma il suo vero nome è Salvatore Scattarreggia.

Turi è originario della Calabria e nel rap ci sguazza ormai da quando era solo un ragazzino, ma che dalla sua coltivava grandi sogni; arrivò il momento di trasferirsi a Roma e da lì iniziò a mettersi in mostra, merito anche del suo padre musicalmente parlando, vale a dire Piotta, che assieme a DJ Squarta è riuscito a dar vita ad una crew interessante, sotto il nome di Robba Coatta.

Turi ha partecipato anche ad uno dei pezzi più amati di sempre, ovvero Comunque vada sarà un successo, un brano del 1998, ovviamente di Piotta; ha partecipato anche ad alcune comparsate cinematografiche, ricordiamo infatti un film che era stato diretto dai Manetti Bros, con un titolo alquanto singolare, ovvero Zora la vampira.

Turi tutta colpa delle donnne brani

Subito dopo questa piccola parentesi inizia la sua vera e propria carriera da solista, ed ecco partorire i primi album e singoli interessanti, tra i quali ricordiamo con piacere Cosa vuoi da me; il nome di Turi non è più una banale novità, ma una certezza, in molti arrivano a conoscerlo, apprezzarlo più da vicino, vengono lanciati anche i primi video, dove al di la delle rime dure e crude, egli si fa conoscere anche per il suo aspetto, le sue movenze, il suo stile.

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Nel brano in questione sembra si parli di una ragazza conosciuta da poco, i cui gusti erano discutibili, quindi si tratta più di uno sfogo, la voglia di cambiare, di prendere le distanze e di tornare a respirare; il brano ha rappresentato un vero punto di partenza, perché da lì a poco fu notato dalla Universal e quindi i progetti cominciarono ad assumere maggior importanza.

Turi è stato intervistato diverse volte, ricordiamo nel 2010 per Strill.it alcune confessioni, come quella di un litigio con una ragazza, trovando poi nella musica e nel disco creato una vera valvola di sfogo, ecco perchè si possono notare singoli come Uteri in rivolta, oppure Io me ne fotto, o ancora Non cambi mai, ma qualcosa di grosso bolle in pentola.

Uno dei brani più importanti fu quello dal titolo La tua donna, dove sembra quasi che tutto il testo sia stato creato per accusare, per offendere proprio il pubblico femminista, in un certo senso è come se Turi avesse scritto qualcosa seguendo il suo alter ego, un brano molto interessante.

Una vera e propria critica verso il genere femminile?

A quanto pare si, Turi è considerato un maledetto maschilista che ogni giorno trova un motivo nuovo per odiare il genere, basti pensare anche ai riferimenti sul nuovo regime alimentare della sua donna, ovviamente noi preferiamo pensare che questo sia solo un personaggio, un livello estremo di raccontare una realtà, ma che lui nella vita di tutti i giorni non sia affatto così!

Nel brano parla della sua donna come se fosse una vegetariana estremista, quasi come se il suo obiettivo sia quello di seguire la sua dieta costringendo il povero Turi, un prigioniero, a mangiare cibi che non fanno parte di questo pianeta.

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Sempre nel testo non mancano nemmeno i colpi di scena, sembra che la sua donna sia cambiata improvvisamente, a tal punto che il suo compagno trova, quasi per caso, un oggetto di gomma nel comodino, sarà mica che lei sia arrivata ad amare un’altra donna? Un vero caos ragazzi …

Turi il rapper dalle rime taglienti racconta la donna e mille disavventure!

 

Tracklist:

Le mie amiche (skit)
E’ arrivata l’ora
La tua donna
Uteri in rivolta
Io me ne fotto
Tutto va bene
I miei fans (skit)
L’amico delle amiche
Il boss
Lei lo sa
Non serve
Tiratemi fuori
Il robot
Yes nasty
Non cambi mai

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